A Palermo 120 giovani studiano la cultura dell’antimafiaWorkshop promosso dall’Agenzia italiana per la gioventù
(ANSA) – ROMA, 19 LUG – “Nel giorno del ricordo di Paolo Borsellino e degli agenti uccisi dalla mafia abbiamo voluto testimoniare a Palermo il nostro impegno per promuovere la cultura dell’antimafia a partire dai giovani”. Lo ha detto stamane, al Teatro Santa Cecilia di Palermo, Federica Celestini Campanari, commissario straordinario dell’Agenzia italiana per la gioventù. L’incontro, che si svolge nella giornata in cui ricorre l’anniversario della strage di via D’Amelio. raccoglie, sui temi della legalità e della giustizia, 120 giovani in rappresentanza di associazioni giovanili e enti di volontariato come Ceipes, Caritas, Elios, Giffoni, associazione Valentia, Informagiovani, Modavi, Giosef, People help the people.“La memoria non può essere passiva, deve essere attiva e spingere al cambiamento” ha detto Michele Sciscioli, capo dipartimento delle Politiche giovanili e servizio civile presso la presidenza del Consiglio”.L’Agenzia italiana per la gioventù si occupa di politiche giovanili e gestisce i programmi europei Erasmus Plus, Gioventù, Sport e Corpo europeo di solidarietà. Sono programmi destinati ai giovani e alle associazioni. Da aprile l’Agenzia è stata riformata ed ha aperto i suoi progetti anche al mondo della cooperazione internazionale. I giovani partecipano, nella mattinata, a workshop per studiare le forme di apprendimento non formale sul tema della legalità e della cittadinanza attiva. Nel pomeriggio, tra gli altri, sono previsti gli interventi di Andrea Abodi, ministro per lo sport e i giovani, e di Chiara Colosimo, presidente della Commissione parlamentare antimafia.
(ANSA).YGR-NU19-LUG-23 11:05 NNNN
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