Direttore Ang intervistato da Radio Radicale
ROMA, 28 GENNAIO 2020“Con la Brexit, i nostri giovani, che sono cittadini europei, nati in un contesto aperto e inclusivo, rischiano di non poter usufruire delle stesse possibilità formative e culturali del programma Erasmus che hanno avuto le generazioni precedenti. Questo è un dato che va contro la storia”.Ad affermarlo è Domenico De Maio, Direttore Generale dell’Agenzia Nazionale per i Giovani, l’ente governativo vigilato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dalla Commissione Europea, che gestisce in Italia i programmi europei Erasmus+ e Corpo Europeo di Solidarietà, intervistato oggi da Radio Radicale.“Voglio intanto rassicurare i ragazzi che fino a fine 2020 non cambia nulla. I progetti si svolgeranno regolarmente perché rientranti negli accordi 2014-2020. Dal prossimo anno, il nuovo settennato parte con un grande punto interrogativo dato dal fatto che nelle ultime settimane è stato bocciato un disegno di legge che provava almeno a blindare la partecipazione all’Erasmus. Il Regno Unito ha fornito una serie di rassicurazioni sull’intenzione di rimanere nel programma, ad oggi non sappiamo come andrà avanti questo negoziato sull’Erasmus che non è l’unica misura offerta dall’Europa ai ragazzi under 30. I nostri progetti prevedono sempre la partecipazione di altri ragazzi provenienti da altri Paesi Ue, quindi non avere la certezza di poter contare su un partner importante come il Regno Unito ci crea un po’ di fibrillazioni”, ha aggiunto De Maio che ha concluso:“Oggi tocchiamo con mano gli effetti positivi di cui hanno beneficiato 10 milioni di ragazzi che hanno ha avuto la possibilità di fare esperienza di mobilità e studio in Europa, per gli effetti negativi vedremo le conseguenze tra un po’ di anni”.
LINK INTERVISTA https://www.radioradicale.it/scheda/596732/la-brexit-e-le-conseguenze-sul-programma-erasmus-per-i-giovani-dellue-domenico-de-maio
Condividi su:
