Sapete che la Commissione europea pubblica ogni anno la Relazione dell’UE sulla Gioventù? Vi illustra la situazione dei giovani in Europa, le iniziative intraprese, riassume i risultati della Strategia dell’UE per la Gioventù, propone le priorità, presenta le statistiche su come la crisi finanziaria ha inciso sulla condizione dei giovani.
Quest’anno la Commissione ha anche avviato un’ampia e dettagliata consultazione tra gli Stati membri per avere un quadro completo della situazione dei giovani in Europa e di come la politica ha affrontato in modo trasversale i settori di loro interesse.
La partecipazione dei giovani al processo di consultazione non è stata però sistematica. Ecco perché il Forum Europeo della Gioventù ha deciso di lanciare una propria consultazione, più ampia e aperta ai Consigli Nazionali della Gioventù e alle Organizzazioni giovanili internazionali non governative. Il Rapporto Ombra ha l’obiettivo di offrire una prospettiva complementare alla Relazione sulla Gioventù 2015, sottolineando successi e debolezze della Strategia europea per la Gioventù e analizzando il ruolo svolto dai giovani a livello nazionale.
Come dovrebbero essere le politiche per i giovani?
Il Forum Europeo della Gioventù sostiene che le politiche per i giovani dovrebbero essere rivolte ai giovani ed ai bisogni derivanti dai loro diritti, dovrebbero migliorare le loro condizioni di vita, di apprendimento, di lavoro, di partecipazione.
Tre i principi fondamentali:– Le politiche per i giovani devono essere partecipative: coinvolgere i giovani nella progettazione, realizzazione e valutazione.– Le politiche per i giovani devono essere basate sui diritti: i giovani devono essere considerati come titolari dei diritti.– Le politiche per i giovani devono essere trasversali: sforzi coerenti e coordinati e azioni integrate tra i diversi settori della politica e dell’amministrazione.
Cosa, in particolare, hanno evidenziato i risultati della consultazione?
In termini di politiche per i giovani dell’UE:• Le organizzazioni giovanili valutano che la cooperazione europea in materia di gioventù abbia avuto un impatto limitato. Attraverso il metodo aperto di coordinamento, gli Stati membri dovrebbero proporre piani d’azione per adattare gli obiettivi europei al livello nazionale.• Si auspica il miglioramento della cooperazione intersettoriale attraverso il coordinamento delle differenti strategie e delle politiche per i giovani in tutti i settori.• E’ importante assicurare la valutazione dell’impatto del Dialogo Strutturato con i giovani sulle politiche europee e nazionali.
In termini di politiche nazionali per i giovani:• Il Forum Europeo della Gioventù invita gli Stati membri e l’UE ad attuare “la valutazione dell’impatto” di tutte le politiche che riguardano i giovani.• Le politiche nazionali per i giovani devono essere più costruite su una prospettiva basata sui diritti. L’occupazione rimane una priorità e devono esseri fatti ulteriori sforzi per attuare con successo la Garanzia Giovani in tutti gli Stati membri.• Il 40% dei Consigli Nazionali della Gioventù giudica insufficiente la qualità dei tirocini offerti nei loro Paesi; la qualità dei tirocini e gli investimenti in educazione all’imprenditorialità sono visti come misure chiave per sostenere la transizione dei giovani dall’istruzione all’occupazione.• Per quanto riguarda i diritti civili e sociali, i Consigli Nazionali della Gioventù sottolineano che deve essere fatto uno sforzo maggiore per garantire la convalida e il riconoscimento dell’apprendimento non formale e informale, rafforzando anche il coinvolgimento delle organizzazioni giovanili: solo il 36% dei Consigli Nazionali della Gioventù è stato coinvolto in gruppi di lavoro nazionali per lo sviluppo del meccanismo di convalida. Dovrebbe esserci libero accesso all’istruzione formale per tutti: tale mancanza è uno dei maggiori fattori che portano all’esclusione sociale e all’emarginazione.
Il valore delle organizzazioni giovanili:• Il Rapporto Ombra fornisce numerosi esempi di come le organizzazioni giovanili stiano contribuendo al raggiungimento degli obiettivi stabiliti dalla Strategia europea per la Gioventù.• Le organizzazioni giovanili raggiungono un ampio numero di giovani, sono il ponte nel divario tra politica e pratica, influenzano positivamente i giovani in tutti i settori di loro interesse, per esempio in materia di occupazione e istruzione.• Il Rapporto rivela che il 72% delle organizzazioni giovanili non si sentono sufficientemente valutate da parte delle autorità pubbliche. La Garanzia Giovani ne è un esempio: solo il 36% delle organizzazioni giovanili sono state coinvolte nelle discussioni sull’attuazione della Garanzia Giovani a livello nazionale.• I responsabili politici devono portare le organizzazioni giovanili ai tavoli di discussione e coinvolgerli in tutte le fasi del processo decisionale.
L’UE e gli Stati devono continuare a fare sforzi perché i giovani rimangano una priorità in tutti i settori e perche vi sia un approccio coerente e coordinato.
Le politiche devono responsabilizzare i giovani ed essere rafforzate, ad esempio sostenendo la partecipazione politica, dando un ruolo ai giovani, riconoscendo le loro competenze, ottimizzando il potenziale delle organizzazioni giovanili e dell’animazione socio-educativa.
Il Forum Europeo della Gioventù ed i suoi membri confermano che le organizzazioni giovanili sono i veri e legittimi rappresentanti dei giovani: sono democratiche, partecipative e guidate dai giovani, dovrebbero quindi essere partner nella definizione, attuazione e valutazione delle politiche per i giovani.
E’ anche fondamentale garantire che le politiche per i giovani siano ricettive ai mutamenti e consentano ai giovani stessi di liberare il loro potenziale.
Consulta il rapporto integrale (EN)
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