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Dall’India all’Italia: l’intervista a Charanjeet Singh, Campione della Nazionale Italiana di cricket

28/06/2017 | Rassegna stampa
Dall’India all’Italia: l’intervista a Charanjeet Singh, Campione della Nazionale Italiana di cricket

Dall’India all’Italia: l’intervista a Charanjeet Singh, Campione della Nazionale Italiana di cricket - - Agenzia Nazionale Giovani

Dal progetto BPE e storie di vita. ” Io non ho talenti straordinari. Sono solo appassionatamente curioso “ A. Einstein

Charanjeet ha da poco compiuto 24 anni. Pochi giorni prima del suo compleanno siamo andati a Pontinia dove vive con la famiglia per intervistarlo. E’ arrivato con la sorella dal Rajasthan, i suoi genitori come molti erano già qui in cerca di un futuro migliore (il padre ora lavora come addetto alla stalla e la madre ha un piccolo negozio di generi vari). Gli indiani che vivono a Pontinia sono principalmente di appartenenza Sikh e il loro insediamento, seppur in proporzione, ricorda quello dei vecchi coloni che arrivarono dal nord Italia al seguito dei padri di famiglia impiegati in agricoltura.
“Ricordo bene il giorno del mio arrivo in aereo …ero incredibilmente curioso e al tempo stesso spaventato “
Sulle terrazze degli edifici che si affacciano sulla piazza del Comune osserviamo una serie di bandiere colorate. Ciascuna riporta una frase riferita dai migranti intervistati nell’ambito dell’installazione ambientale “Nuovi arrivi, nuove storie”. Si tratta di un progetto speciale per gli 80 anni di fondazione della città di Pontinia commissionato dal MAP Museo Agro Pontino, che non a caso ci ha ospitato.
Una di queste frasi ha delle analogie con quanto ci racconta Charanjeet: “Una penna in regalo per non fare il lavoro nei campi”. Un padre accoglie all’aeroporto la figlia arrivata dall’India regalandogli una penna con l’auspicio di potersi affrancare da un futuro da bracciante per un impiego di concetto. Il padre di Charanjeet fa altrettanto con i suoi due figli riponendo fiducia nelle loro capacità. Li esorta a riprendere gli studi e cosi entrambi prendono lezioni di italiano e si iscrivono nuovamente a scuola.
Ma il grande sogno di Charanjeet è giocare a cricket. Qui in Italia è una disciplina praticamente sconosciuta, praticata solo a livello dilettantistico. Charanjeet è curioso, fa domande cerca su Internet e trova una squadra con cui giocare a Roma. A Pontinia si accontenta di scavalcare una recinzione con degli amici per andare a giocare nel cortile di una scuola. Sarà grazie a Gabriele Zanoli ed alla sua idea di fondare il Pontinia Cricket Club che Charanjeet si farà notare dalla Federazione Cricket italiana. Oggi è un campione nazionale della squadra italiana di cricket. Grazie alla sua innata curiosità ed alla sua mancanza di pregiudizi verso l”altro” ha realizzato il proprio sogno senza dare alcuna importanza alla paura di fallire, al rifiuto e a ciò che non si conosce.
Alla nostra domanda su come si immagina il futuro in Italia ci risponde cosi: “In futuro vorrei rimanere in Italia con un buon lavoro e avere la possibilità di aiutare la mia famiglia senza rinunciare al mio sogno di giocare a cricket.”
L’intervista è stata realizzata nell’ambito del progetto europeo BPE Becoming a part of Europe project How youth work can support young migrants, refugees and asylum seekers

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