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Settimana Europea della Gioventù: come è andata a finire?

29/05/2015 | News
Settimana Europea della Gioventù: come è andata a finire? - - Agenzia Nazionale Giovani

A giudicare dai numeri, è andata più che bene! L’edizione 2015 della Settimana Europea della Gioventù in Italia ha dato voce a più di 13.000 giovani che hanno partecipato attivamente a 114 eventi realizzati su tutto il territorio nazionale, a fronte di 7.000 giovani e 80 eventi della precedente edizione 2013.

Abbiamo pubblicato i risultati dell’evento nazionale del 7 e 8 maggio, realizzato dall’ANG con il patrocinio del Comune di Roma e la collaborazione del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e del Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale. Un’iniziativa che ha coinvolto più di 200 giovani ed amministratori locali in un esercizio di partecipazione civica e che ha prodotto nuove sinergie e scambi di buone prassi.

L’Agenzia Nazionale per i Giovani, in cooperazione con la Rete Eurodesk Italy, ha inoltre sviluppato un ricco programma di attività informative/formative, realizzate a livello locale con il contributo dei Punti Locali della Rete, di Enti ed Organizzazioni del territorio: 111 iniziative locali e 13.000 giovani partecipanti.
17 regioni italiane hanno dato vita a conferenze, seminari, laboratori, festival, incontri, dibattiti, workshop, a cui hanno partecipato anche esperti e professionisti del settore insieme ad amministratori e decisori politici.

Il potenziale dei giovani e la loro partecipazione alla vita lavorativa e alla società in generale sono state le tematiche al centro delle iniziative, in particolare la mobilità, le attività per i giovani, l’occupabilità, il lavoro, i programmi europei, partecipazione, competenze, studio, formazione, volontariato, ambiente, sviluppo, innovazione. 

Poco più del 50% delle iniziative sono state promosse da enti locali, attraverso gli uffici dedicati all’informazione per i giovani, Eurodesk, Informagiovani, Europe Direct, mentre le restanti attività sono state realizzate da associazioni, cooperative, fondazioni, forum dei giovani. Un altro fattore di forza e di successo di questa edizione della Settimana Europea della Gioventù nel nostro Paese: un equilibro armonico tra istituzioni amministrative e organizzazioni della società civile, capaci di collaborare o di rispondere ai bisogni che vengono dal territorio.

Tra il 27 aprile e il 10 maggio 2015, circa 110 siti italiani hanno dedicato spazio alla Settimana Europea della Gioventù e approfondito le tematiche al centro del dibattito. Sul sito web dedicato www.youthweek.it, sul Portale Europeo dei Giovani, e sui canali social puoi trovare tutte le informazioni e gli approfondimenti su attività, messaggi, opportunità!

Un grande sforzo promozionale e organizzativo che non può certo esaurirsi con il conteggio dei partecipanti. Gli effetti più importanti dei processi partecipativi non sono certo i numeri, piuttosto il contributo della società civile alle decisioni pubbliche, le nuove sinergie, il dialogo avviato tra territorio ed istituzioni, lo scambio di buone prassi, la rete di nuove relazioni. Un processo virtuoso che produce effetti prima di tutto sulle persone, nel nostro caso proprio sui giovani.
Ci si può aspettare, infatti, che la loro partecipazione piena di entusiasmo, contributi ed idee possa migliorare le relazioni, aumentare la fiducia tra loro e con le istituzioni. Ma perché vi sia una vera crescita del capitale sociale è importante la continuità dei processi partecipativi. Un vero e proprio Anno Europeo della Gioventù? Perché no?!

Per rivivere alcuni momenti della Settimana Europea in Italia vai al servizio sulla ANGTv!

 

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